il Giappone in Italia


Approfondimento


WA e GA

 

Cerchiamo di chiarire una volta per tutte questa differenza, che spesso viene spiegata in maniera approssimativa dai vari testi di giapponese o dagli insegnanti stessi. WA (scritto HA) indica il soggetto, l'argomento del discorso. Io lo tradurrei come: "riguardo...".

Es: KORE WA WATASHI NO HON DESU = questo è il mio libro (riguardo questo, si tratta del mio libro)

WA dunque identifica l'argomento della conversazione, l'elemento di cui stiamo parlando.

KEIKO SAN WA GAKUSEI = Keiko è una studentessa (riguardo Keiko, lei è una studentessa)

In questo caso non abbiamo messo DESU alla fine della frase. Si può fare, specie se siamo nel colloquiale.

YOKO SAN WA ASHITA?ŪN, ASHITA JA NAI = Yoko, è domani? (riguardo Yoko, è domani?) - (No, non è domani)

In questo caso non abbiamo informazioni su cosa si sta chiedendo a Yoko, ma usiamo il WA perchè Yoko è l'argomento della discussione. Siamo sempre nel colloquiale e lo si nota in quanto invece di ĪE usiamo ŪN e invece di DEWA ARIMASEN usiamo JA NAI.

Ultimo esempio: KYŌ WA SHIKEN DA - TANAKA WA? - TANAKA WA ASHITA (oggi c'è l'esame, riguardo oggi, c'è l'esame) - (e Tanaka, quando ce l'ha?) - (Tanaka ce l'ha domani)

Restiamo ancora una volta nell'ambito del colloquiale e usiamo DA inceve di DESU. Inoltre nella risposta, nonostante stiamo parlando dell'esame di Tanaka, la parola esame nemmeno viene pronunciata, ma è sottinteso che sia quello l'argomento di discussione, e con WA non rimarchiamo l'argomento, che è assente, ma il soggetto della frase, ovvero Tanaka, di cui stiamo parlando. Formalmente la stessa frase potrebbe essere scritta così: SHIKEN WA TANAKA SAN WA ITSU DESU KA o anche TANAKA SAN NO SHIKEN WA ITSU DESU KA (SHIKEN = esame). Anche nell'ultima frase SHIKEN viene omesso e si dice semplicemente Tanaka (riguardo Tanaka) domani.

Quindi per concludere, argomento del discorso e soggetto, sono entrambi importanti e centrali nel discorso e vengono entrambi marcati con la particella WA, infatti nella frase sopra abbiamo ben due WA, uno per l'argomento (SHIKEN), l'altro per il soggetto (TANAKA) della frase. Un altro esempio: ASHITA WA YOKO SAN WA UMI E IKU TSUMORI DESU = Domani Yoko ha intenzione di andare al mare. Ancora due WA. Sia domani che Yoko, sono argomento di discussione.

Il WA può essere sostituito da altre particelle, e nello specifico GA o O (WO) in caso di enfasi, o legarsi ad altre particelle. Potreste quindi trovare scritto NIWA (NI + WA) o DEWA (DE + WA).

Come introdotto da Dabide sensei, o sensette, come preferite, il verbo all'infinito, seguito da TSUMORI DESU indica "avere intenzione di...". Quindi IKU TSUMORI DESU traduce "avere intenzione di andare", TABERU TSUMORI DESU "avere intenzione di mangiare", e così via.

Ma passiamo alla seconda particella: GA

Come abbiamo già accennato sostituisce WA nel caso in cui vogliamo mettere enfasi in una certa frase. 

Prendiamo ad esempio questa frase: DARE GA GAKUSEI? = chi è lo studente? (anche in questo caso non c'è DESU KA dopo GAKUSEI, quindi siamo nell'ambito colloquilale). Mettiamo dunque enfasi sul chi cavolo è, tra voi, lo studente!

Se io dicessi: WATASHI WA GAKUSEI (DESU), tradurremmo la frase come "io sono uno studente".

Ma se diciamo: WATASHI GA GAKUSEI (DESU), lo tradurremmo come "io sono LO studente", quello di cui stavate chiedendo. Eccomi! sono io quel cazzo di studente!!

Cogliete la differenza?

Notate anche questa differenza: GAKUSEI WA DARE DESU KA = chi è quello studente?

DARE GA GAKUSEI DESU KA = chi è studente? (tra di voi?)

Nel primo caso stiamo parlando di studenti in senso generico, nel secondo ci riferiamo ad una persona in particolare. Enfatizziamo il discorso e mettiamo GA.

Quindi quando usiamo GA è come se stessimo rispondendo ad una domanda inespressa.

WATASHI WA GAKUSEI DESU indica che io sono uno studente (io sono uno studente)

WATASHI GA GAKUSEI DESU indica che io sono quello studente, quello che state cercando o di cui avete chiesto (io sono quello studente!! sono io!! eccomi!!! mi vedeeetee!!!)

Un altro utilizzo di GA è con SUKI e KIRAI (piacere e non piacere).

Se devo dire "mi piace il sushi" non posso tradurre con SUSHI WA SUKI DESU, ma con SUSHI GA SUKI DESU.

Anche IMASU (IRU) e ARIMASU (ARU) richiedono il GA e non il WA: NEKO GA IMASU = c'è un gatto.

GA è anche usato per unire due frasi di senso opposto: TAKAI DESU GA, UMAI DESU = è costoso (TAKAI), ma buono (UMAI).

In questo caso potremmo appunto tradurlo con "ma", ed è sempre seguito dalla virgola. Separa dunque una frase con senso negativo (è costoso) da una con senso positivo (è buono).

E' anche usato per marcare un pronome interrogativo che è soggetto della frase: DOKO GA ITAI DESU KA = dove ti fa male (ITAI)?

o come avevamo visto prima per DARE (DARE GA IMASU KA = chi c'è?)

Si utilizza anche per tradurre "siccome, dato che, poichè": ATAMA GA ITAI NDESU GA, UMI E IKIMASEN = poichè mi fa male la testa (ATAMA), non vado al mare.

Comincia ad essere un pò più chiara la cosa? Il GA poi verrà usato in alcuni ambiti particolari. Ad esempio nel caso delle malattie, alcune richiedono per forza il GA e non il WA, come già abbiamo visto per ITAI (far male, dolere). Un altro esempio può essere "mi è venuta la febbre" che si traduce NETSU (febbre) GA DEMASU (uscire, "venire").

Un'ultimissimo caso in cui utilizziamo GA è per costruire frasi di questo tipo: "il treno che prenderò" (WATASHI GA NORU DENSHA, NORU = prendere, salire su), "il luogo dove lui andrà" (KARE GA IKU TOKORO), "i clienti che incontriamo" (WATASHI TACHI GA AU KYAKU, AU = incontrare, KYAKU = clienti).

Non mi resta che dirvi che NESSUN libro che troverete in giro vi darà mai una spiegazione tanto esaustiva, ma solo il vostro insegnante di fiducia Flavio San, o meglio San Flavio poteva farlo. 

Cos'altro aggiungere? Amatemi!!!

 

Flavio