il Giappone in Italia


Minna-Japanitaly 18

 

Tradurre in rōmaji le seguenti frasi:

大阪城は何時までけんがくができますか。
。。。5時までです。
カードで払うことができますか。
。。。すみませんが、げんきんでおねがいします。
しゅみは何ですか。
。。。古いとけいをあつめることです。
日本のこどもはがっこうに入る前に、ひらがなをおぼえなければなりませんか。
。。。いいえ、おぼえなくてもいいです。
しょくじの前に、このくすりを飲んでください。
。。。はい、分かりました。
いつけっこんしましたか。
。。。3年前にけっこんしました。

Nuovi kanji:

大阪城 (oosakajou) = castello di Osaka
時 (ji) = ora
払う (harau) = pagare
古い (furui) = vecchio, antico
入る (hairu) = entrare
年 (nen) = anno

 

Soluzione:

大阪城は何時までけんがくができますか。= OOSAKAJOU WA NAN JI MADE KENGAKU GA DEKIMASU KA (fino a che ora è possibile visitare il castello di Osaka?)
。。。5時までです。= ...5 JI MADE DESU (fino alle 5)
カードで払うことができますか。= KAADO DE HARAU KOTO GA DEKIMASU KA (è possibile pagare con carta?)
。。。すみませんが、げんきんでおねがいします。= ...SUMIMASEN GA, GENKIN DE ONEGAISHIMASU (mi scusi, in contanti, per piacere)
しゅみは何ですか。(SHUMI WA NAN DESU KA (che hobby hai?)
。。。古いとけいをあつめることです。= ...FURUI TOKEI O ATSUMERU KOTO DESU (colleziono vecchi orologi)
日本のこどもはがっこうに入る前に、ひらがなをおぼえなければなりませんか。= NIHON NO KODOMO WA GAKKOU NI HAIRU MAE NI, HIRAGANA O OBOENAKEREBANARIMASEN KA (i bambini giapponesi, prima di iniziare la scuola, devono ricordare gli hiragana?)
。。。いいえ、おぼえなくてもいいです。= ...IIE, OBOENAKUTE MO II DESU (no, va bene anche se non li ricordano)
しょくじの前に、このくすりを飲んでください。= SHOKUJI NO MAE NI, KONO KUSURI O NONDE KUDASAI (bevi questa medicina prima di mangiare)
。。。はい、分かりました。= ...HAI, WAKARIMASHITA (ok, ho capito)
いつけっこんしましたか。= ITSU KEKKON SHIMASHITA KA (quando ti sei sposato?)
。。。3年前にけっこんしました。= ...3 NEN MAE NI KEKKON SHIMASHITA (mi sono sposato e anni fa)

Abbiamo già spiegato il verbo DEKIMASU (DEKIRU), che è il potenziale di SHIMASU (SURU) e traduce "poter fare". 
DEKIMASU in realtà è anche usato in altri casi, come per esempio per dire che la cena è pronta o per dire che un palazzo, un negozio o altro è stato costruito.
Abbiamo anche visto la formula (verbo) KOTO GA DEKIRU. Come avevamo spiegato HARAU KOTO GA DEKIRU si può anche tradurre con HARAERU.
KAADO DE, GEKIN DE, come vedete si usa sempre il DE quando si indica il metodo di pagamento. In questo caso traduce in pratica "con" (con carta di credito, con i contanti).
ATSUMERU traduce "raccogliere", quindi collezionare. 
ATSUMERU KOTO traduce "il raccogliere/collezionare". Anche di KOTO come normalizzatore avevamo parlato. KOTO è una di quella paroline magiche come MONO, KATA, che unito ad altre parole servono in molti casi.
Ancora la forma NAKEREBANARIMASEN(NARANAI), che abbiamo detto traduce "dovere".
E ancora la forma TE MO II DESU, per dire che si può fare o no qualcosa.
E infine ancora la forma TE KUDASAI, per chiedere di fare qualcosa per favore.
Un altro modo per dire "ho capito", oltre al formale WAKARIMASHITA e al colloquiale WAKATTA, è NARUHODO.
Lo usano spesso.

WAKARU e SHIRU

Già che ci siamo cerchiamo anche di chiarire la differenza tra il verbo WAKARU e SHIRU.
Potremmo dire che il primo traduce "capire", e il secondo "conoscere", ma in realtà con WAKARU si può intendere anche conoscere e con SHIRU capire. Sono sfumature che dipendono dal contesto.
Se devo però chiederti se conosci Ugo, non userò WAKARU.
UGO GA WAKARIMASU KA traduce in pratica "capisci Ugo?"
Notare come prima del verbo WAKARU si usi sempre il GA. Inoltre questo verbo non ha una forma potenziale, o meglio è già in forma potenziale in pratica.
UGO O SHITTE IMASU KA traduce invece "conosci Ugo?".
Questo verbo SHIRU è anch'esso particolare. Nella sua versione positiva si usa sempre in SHITTE IRU, non si dice mai SHIRIMASU, mentre al negativo non si usa mai SHITTE IMASEN, ma sempre SHIRIMASEN.
UGO O SHITTE IMASU KA - IIE, SHIRIMASEN

Alla prox, o come dicono gli arabi Allah prox

 

Tradurre in rōmaji le seguenti frasi:

ミラーさんは漢字を読むことができます。
私のしゅみはえいがを見ることです。
ねる前に、日記を書きます。
スキーができますか。
。。。はい、できます。でもあまり上手じゃありません。
マリアさんはパソコンを使うことができますか。
。。。いいえ、できません。

Nuovi kanji:

漢字(kanji) = kanji
前(mae) = prima
日記(nikki) = diario
読む(yomu) = leggere
書く(kaku) = scrivere
上手(jouzu) = capace, bravo
使う(tsukau) = usare

 

Soluzione:

ミラーさんは漢字を読むことができます。= MIRAA SAN WA KANJI O YOMU KOTO GA DEKIMASU (Miller è capace di leggere i kanji)
私のしゅみはえいがを見ることです。= WATASHI NO SHUMI WA EIGA O MIRU KOTO DESU (il mio hobby è guardare film)
ねる前に、日記を書きます。= NERU MAE NI, NIKKI O KAKIMASU (prima di dormire scrivo sul diario)
スキーができますか。= SUKII GA DEKIMASU KA (sai sciare?)
。。。はい、できます。でもあまり上手じゃありません。= HAI, DEKIMASU. DEMO AMARI JOUZU JA ARIMASEN (si, sono capace. Ma non sono molto bravo)
マリアさんはパソコンを使うことができますか。= MARIA SAN WA PASOKON O TSUKAU KOTO GA DEKIMASU KA (Maria è capace ad usare il pc?)
。。。いいえ、できません。= ...IIE, DEKIMASEN (no, non è capace)

Qui vediamo la forma potenziale.
Come avevamo detto in passato, la forma potenziale dei verbi si ottiene per i verbi del primo gruppo, prendendo la radice con la E dei verbi, ovvero non IKU (andare), ma IKE+RU = IKERU (poter andare), non YOMU ma YOME+RU = YOMERU (poter leggere), per i verbi del secondo gruppo si aggiunge RARERU, non TABERU, ma TABERARERU, non NERU, ma NERARERU, e poi ci sono i verbi del terzo gruppo, ovvero SURU che diventa DEKIRU e KURU che diventa KORARERU.
Ma un altro modo per ottenere la forma potenziale è quella vista nelle frasi sopra, ovvero VERBO (forma colloquiale) + KOTO GA DEKIRU (DEKIMASU).
YOMU KOTO GA DEKIMASU = YOMERU (poter leggere)
TSUKAU KOTO GA DEKIMASU = TSUKAERU (poter usare)
HAI, DEKIMASU e IIE, DEKIMASEN si usano per dire sono o non sono capace.
Per chiedere a qualcuno se è capace di fare qualcosa si può appunto usare la forma: X GA DEKIMASU KA 
Dunque per chiedere se una persona parla italiano lo possiamo fare in diversi modi:
ITARIAGO O HANASHIMASU KA 
ITARIAGO GA HANASEMASU KA 
ITARIAGO GA DEKIMASU KA 
ITARIAGO O HANASU KOTO GA DEKIMASU KA 
Un'altra forma che si vede è VERBO (forma colloquiale) + KOTO, che si usa per normalizzare i verbi, ovvero trasformare un verbo in un nome.
Es: MIRU = vedere, MIRU KOTO = il vedere
EIGA O MIRU KOTO DESU = è il vedere film
Alla prox!

 

Tradurre in rōmaji il seguente dialogo:

サントさんのしゅみは何ですか。
写真です。
どんあ写真をとりますか。
どうぶつの写真です。とくに馬が好きです。
へえ、それは面白いですね。日本へ来てから、馬の写真をとりましたか。
いいえ。日本ではなかなか馬を見ることができません。
北海道に馬のぼくじょうがたくさんありますよ。
ほんとうですか。じゃ、夏休みにぜひ行きたいです。

Nuovi kanji:

写真 (shashin) = foto
馬 (uma) = cavallo
面白い (omoshiroi) = interessante
北海道 (hokkaidou) = Hokkaido
夏休み (natsuyasumi) = vacanze/ferie estive

 

Soluzione:

サントさんのしゅみは何ですか。= SANTO SAN NO SHUMI WA NAN DESU KA (quali sono i tuoi hobbyes, Santo?)
写真です。= SHASHIN DESU (la fotografia)
どんあ写真をとりますか。= DONNA SHASHIN O TORIMASU KA (che tipo di foto scatti?)
どうぶつの写真です。とくに馬が好きです。= DOUBUTSU NO SHAHSIN DESU (foto di animali)
へえ、それは面白いですね。日本へ来てから、馬の写真をとりましたか。= HEE, SORE WA OMOSHIROI DESU NE. NIHON E KITE KARA, UMA NO SHASHIN O TORIMASHITA KA (da quando sei in Giappone, hai scattato foto di cavalli?)
いいえ。日本ではなかなか馬を見ることができません。= IIE. NIHON DEWA NAKANAKA UMA O MIRU KOTO GA DEKIMASEN (no, in Giappone difficilmente si ha la possibilità di vedere cavalli)
北海道に馬のぼくじょうがたくさんありますよ。= HOKKAIDOU NI UMA NO BOKUJOU GA TAKUSAN ARIMASU (ad Hokkaido ci sono molti pascoli)
ほんとうですか。じゃ、夏休みにぜひ行きたいです。= HONTOU DESU KA. JA, NATSUYASUMI NI ZEHI IKITAI DESU (davvero? Ci vorrei andare sicuramente durante le vacanze estive, allora)

 

SHUMI è "hobby", DONNA "che tipo" ed è equivalente a DONO YOU NI, come vedremo magari poi.
Come avevamo detto in giapponese "scattare" si traduce con TORU (TORIMASU), letteralmente sarebbe "prendere una foto".
DOUBUTSU è "animali". HEE traduce una sensazione di sorpresa e spesso la E è allungata all'inverosimile con sbalzi di suono a salire e scendere come in una giostra (ma che belle metafore...).
Per ricordare il secondo kanji di OMOSHIROI, pensate che è lo stesso di SHIROI (bianco).
TE KARA lo avevamo visto e traduce "dopo", "da quando".
Anche ATO DE traduce "dopo", ma hanno una sfumatura leggermente diversa. Con TE KARA evidenzio il fatto che appunto da quando è accaduto un qualcosa succede qualcos'altro.
Se devo dire "dopo il negozio" userò ATO DE, mentre se devo dire "dopo che sono arrivato al negozio" userò TE KARA.
NAKANAKA indica un qualcosa che accade difficilmente. Questo nelle frasi negative, mentre nelle positive traduce "piuttosto", "molto".
Come abbiamo già spiegato MIRU KOTO GA DEKIRU e MIRARERU sono equivalenti.
E qui dobbiamo specificare qualcosa. 
La forma potenziale dei verbi "vedere" e "sentire" è rispettivamente MIRARERU e KIKERU. Indica la possibilità di vedere/sentire grazie a qualcosa che succede, a una mia volontà ad esempio.
Con MIERU e KIKOERU si traduce invece la possibilità di vedere o sentire qualcosa che è appunto visibile/ascoltabile direttamente, indipendentemente dalla volontà della persona.
Esempio:
MADO KARA FUJISAN GA MIEMASU = posso vedere il Monte Fuji dalla finestra
KOKO KARA ANATA NO KOE GA KIKOEMASU = posso ascoltare la tua voce da qui
In questi due casi quindi posso vedere/sentire qualcosa senza "sforzo".
Non sono io a decidere, si vede/ascolta.
Se accendo la radio la sento, inevitabilmente. Se mi affaccio alla finestra vedo l'esterno della casa, per forza.
Se invece voglio dire che "ho la possibilità di vedere/sentire" in base alla mia volontà uso gli altri due.
Ovvero, se vado allo zoo posso vedere gli animali. Se vado in una sala concerti posso ascoltare la musica.
Cerco di chiarire meglio. Sono già alla finestra, posso vedere il Fuji! (MIERU). E lì, non posso non vederlo.
Se vado alla finestra posso vedere il Fuji (MIRARERU). Ho la possibilità di vederlo se però vado alla finestra, se no non vedo una cippa.
Spero di aver fatto capire la differenza, se no la capirete meglio poi.
BOKUJOU è "pascolo", UMA "cavallo", ZEHI "sicuramente, di certo".
Notte.