il Giappone in Italia


Minna-Japanitaly 19

 

Tradurre in rōmaji le seguenti frasi:

すもうを見たことがあります。
休みの日はテニスをしたり、散歩に行ったりします。
これからだんだん暑くなります。

Nuovi kanji:

休みの日(yasumi no hi) = giorno di riposo
散歩(sanpou) = passeggiata
暑い(atsui) = caldo

 

Soluzione:

すもうを見たことがあります。= SUMOU O MITA KOTO GA ARIMASU KA (hai mai visto il sumo?)
休みの日はテニスをしたり、散歩に行ったりします。= YASUMI NO HI WA TENISU O SHITARI, SANPOU NI ITTARI SHIMASU (quando ho il giorno di riposo gioco a tennis, vado a fare una passeggiata, ecc.)
これからだんだん暑くなります。= KORE KARA DANDAN ATSUKUNARIMASU (da ora in poi pian piano si sta facendo caldo)

Avevamo già incontrato la forma -TA KOTO GA ARIMASU che si usa per dire che abbiamo fatto qualcosa.
Trovate la spiegazioni in una delle lezioni precedenti.
Qui vediamo una nuova forma: -TA SHITARI.
Si usa quando vogliamo elencare una serie non esaustiva di azioni.
Usiamo dunque i verbi nella -TA form, ovvero nella forma passata colloquiale (SURU - SHITA, IKU - ITTA, ecc.) aggiungendo dopo RI e poi il vervo SHIIMASU alla fine.
Quindi la forma è del tipo -TA SHITARI.....-TA SHITARI....SHITE IMASU/SHIMASU.
Molto spesso (non nel caso sopra) alla fine non c'è SHIMASU ma appunto SHITE IMASU. A me una prof di giapponese mi disse che SEMPRE si mette SHITE IMASU alla fine, ma come si vede qui e come ho notato altrove era una emerita stronzata.
La differenza tra SHITE IMASU o SHIMASU è praticamente nulla, quindi potevamo anche mettere ITTARI SHITE IMASU e non cambiava nulla.
NARIMASU (NARU) è un verbo che viene utilizzato per esprimere cambiamento.
ATSUI è "caldo", la forma avverbiale, come avevamo visto è ATSUKU che serve per legarla ai verbi (KU per i verbi, KUTE per gli aggettivi, ricordate? ...si, come no), quindi ATSUKUNARU (NARIMASU) traduce "sta diventando/si sta facendo caldo".
Allo stesso modo potremmo dire ad esempio:
TAKAKUNARIMASHITA = è diventato costoso
GENKI NI NARIMASHITA = è guarito, si è ristabilito
OOKIKUNARIMASU = diventa grande
E così via. Divertitevici voi a fare altri esempi che io ho poco tempo.
DANDAN traduce "pian piano", "un pò per volta" (anche se a volte ho letto traduzioni di questa parola assurde, ma quello è il vero significato).
KORE KARA traduce qui "da questo momento".
Avremmo anche potuto dire IMA KARA (IMA = "ora", "adesso") o in altri modi ancora.
Anzi, fosse per me avrei usato IMA KARA, per non fare poi confusione con quel KORE e quello che traduce "questo". Qui si intende "questo momento" in pratica, ma tanto vale allora usare appunto IMA, KONO TOKI, ecc...
Domande? No? Bene. Alla prox.

 

Tradurre in ローマ字 le seguenti frasi:

北海道へ行ったことがありますか。
。。。はい、一度あります。2年前に行きました。
馬にのったことがありますか。
。。。いいえ、一度もありません。ぜひ行きたいです。
冬休みは何をしましたか。
。。。京都のお寺や神社を見たり、友達とパーティーをしたりしました。

Nuovi kanji:

字 (ji) = carattere
度 (do) = volta
年 (nen) = anno
馬 (uma) = cavallo
冬 (fuyu) = inverno

 
Soluzione:

北海道へ行ったことがありますか。= HOKKAIDOU E ITTA KOTO GA ARIMASU KA (sei mai andato ad Hokkaido?)
。。。はい、一度あります。2年前に行きました。= ...HAI, ICHIDO ARIMASU. 2 NEN MAE NI IKIMASHITA (si. Sono andato una volta. 2 anni fa)
馬にのったことがありますか。= UMA NI NOTTA KOTO GA ARIMASU KA (hai mai cavalcato un cavallo?)
。。。いいえ、一度もありません。ぜひ行きたいです。= ...IIE, ICHIDO MO ARIMASEN. ZEHI IKITAI DESU (no, nemmeno una volta. Di sicuro ci vorrei andare)
冬休みは何をしましたか。= FUYUYASUMI WA NANI O SHIMASHITA KA (cosa hai fatto durante le vacanze invernali?)
。。。京都のお寺や神社を見たり、友達とパーティーをしたりしました。= ...KYOUTO NO OTERA YA JINJA O MITARI, TOMODACHI TO PAATII O SHITARI SHIMASHITA (...sono andato a vedere i templi buddisti e shintoisti di Kyoto e ad una festa con amici)

Abbiamo già parlato più volte ormai della forma -TA KOTO GA ARIMASU
Serve appunto per chiedere od affermare se si è mai fatto qualcosa.
ICHIDO significa una volta, ma vediamo come nella forma positiva ICHIDO ARIMASU prende il significato di "ci sono stato una volta", mentre in quella negativa ICHIDO MO ARIMASEN di "non ci sono stato nemmeno una volta".
Per dire "due anni fa" uso 2 NEN MAE NI. Con lo stesso metodo posso dire ad esempio 2 settimane fa o 2 giorni fa.
In realtà 2 anni fa si traduce anche con OTOTOSHI, 2 giorni fa con OTOTOI (l'altro ieri appunto).
Potevamo dunque dire: OTOTOSHI IKIMASHITA
NORU (NORIMASU) è un verbo che traduce il salire su qualcosa, animale o vettura che sia. Per dire "salire sul treno" dunque dirò: DENSHA NI NORU
Vuole sempre il NI davanti. Sempre, e si impunta. Se non glielo metti si offende. Mettetelo.
Quindi "salire sul cavallo", "cavalcare" è UMA NI NORU, che nella TE form diventa NOTTE, nella TA form NOTTA.
ZEHI traduce "certamente", "sicuramente".
IKITAI è la forma condizionale di IKU (IKIMASU).
Per formare questo tipo di condizionale basta prendere il verbo nella forma cortese (MASU form), togliere il MASU e sostituirlo con TAI. 
Tutto qui, senza mille spiegazioni inutili.
IKU = vado IKITAI = andrei
TABERU = mangio TABETAI = mangerei
SURU = faccio SHITAI = farei
KURU = vengo KITAI = verrei
E così di seguito per tutti i santi verbi.
Così come NATSUYASUMI erano le vacanze/ferie estive, FUYUYASUMI sono quelle invernali. Ripassiamoci anche le stagioni:
NATSU = estate
FUYU = inverno
HARU = primavera
AKI = autunno
Rivediamo infine la -TARI,...-TARI...SURU/SHITE IRU form
Elenchiamo dunque una serie di azioni.
Curiosità: Quando usiamo il linguaggio colloquiale, SHITE IRU viene spesso accorciato in SHITERU.
Stessa cosa per gli altri verbi:
SHITTE IRU abbiamo detto che significa "conoscere". Bene, diventa SHITTERU. TABETE IRU (sto mangiando), diventa TABETERU.
E così via.
Si accorciano, insomma.
OTERA sono i templi di origine buddista, mentre JINJA quelli di origine shintoista (o era il contrario? no, no mi pare sia così...).
Avete domande? Nooo? Ok. Allora alla prox.

 

Tradurre in ローマ字 le seguenti frasi:

日本で何をしたいんですか。
。。。旅行をしたり、お茶をならったりしたいです。
体の調子はどうですか。
。。。おかげさまでよくなりました。
日本語が上手になりましたね。
。。。ありがとうございます。でも、まだまだです。
テレサちゃんは何になりたいですか。
。。。医者になりたいです。

Nuovi kanji:

旅行 (ryokou) = viaggio
お茶 (ocha) = the
体 (karada) = corpo
調子 (choushi) = stato di salute
医者 (isha) dottore, medico

 

Soluzione:

日本で何をしたいんですか。= NIHON DE NANI O SHITAI NDESU KA (cosa vorresti fare in Giappone?)
。。。旅行をしたり、お茶をならったりしたいです。= ...RYOKOU O SHITARI, OCHA O NARATTARI SHITAI DESU (vorrei viaggiare e imparare la cerimonia del the, e altro)
体の調子はどうですか。= KARADA NO CHOUSHI WA DOU DESU KA (come va la salute del tuo corpo?)
。。。おかげさまでよくなりました。= ...OKAGESAMADE YOKU NARIMASHITA (grazie al cielo è migliorata)
日本語が上手になりましたね。= NIHONGO GA JOUZU NI NARIMASHITA NE (sei diventato bravo con il giapponese, eh)
。。。ありがとうございます。でも、まだまだです。= ...ARIGATOU GOZAIMASU. DEMO, MADAMADA DESU (grazie mille. Ma ancora non sono bravo)
テレサちゃんは何になりたいですか。= TERESA CHAN WA NANI NI NARITAI DESU KA (Teresa, cosa vorresti essere/diventare?)
。。。医者になりたいです。= ISHA NI NARITAI DESU (vorrei diventare dottore/medico)

 

Ok, innanzitutto mi ero dimenticato di mettere tra i nuovi kanji quello di お茶, che ricomprende la O onorifica, che spesso abbiamo visto e viene utilizzata per rendere più cortese la parola. Si trova naturalmente spesso 茶 senza la O davanti. Significa appunto the. Quindi CHA IRO, marrone, non è altro che "colore del the", per chi ha già visto qualche colore.
Inoltre mancava un hiragana. Non era OCHA O NATTARI ma NARATTARI. 
Comunque, vediamo nella prima domanda un SHITAI NDESU KA. Quell'N si usa spesso. A volte troverete scritto SHITAIN DESU KA per esempio, o SHITAI N DESUKA, o SHITAINDESUKA, o come ho scritto io. Per me è più intuitivo così.
Deriva da NO. Sarebbe l'abbreviazione di SHITAI NO DESU KA. Si usa quando si vuole una spiegazione di un qualcosa. 
KYOU WA TABERU NDESU KA (hai mangiato oggi?), sottintendo che vorrei che mi spiegassi anche cosa hai mangiato. 
Quando la domanda è con NDESU KA, spesso si risponde con NDESU.
Non nel caso sopra. Ma questo dipende anche dalla confidenza che abbiamo con la persona. NDESU è molto amichevole. Potrebbe anche usarlo un superiore verso un sottoposto, ma questo non userà NDESU per rispondere, ma DESU. Il primo risulta un pò rude verso i "superiori" in genere. E comunque sarebbe meglio non usarlo troppo.
Io a volte lo uso, quando appunto devo spiegare un qualcosa. 
KYOU WA SHIGOTO DESU KA (oggi lavori?)
HAI, OKANE GA NAI NDESU KEDO... (Si, sai, siccome non ho soldi...).
Vediamo di nuovo la forma in -TARI, che questa volta si conclude con un SHITAI, visto che stiamo parlando del futuro ed usiamo il condizionale.
OCHA O NARATTARI letteralmente sarebbe "imparare il the", è dunque sottinteso che si parla della cerimonia del the. 
NARATTARI deriva da NARAU (imparare).
Vediamo poi KARADA NO CHOUSHI che significa appunto "lo stato di salute del corpo". In realtà CHOUSHI indica anche uno stato di salute di un oggetto. Potrei ad esempio dire PASOKON NO CHOUSHI WA WARUI DESU (il computer non funziona bene).
In un libro lessi che CHOUSHI si riferisce SEMPRE agli oggetti, mentre come si nota qui era un'emerita cavolata.
DOU DESU KA (come è?) nel colloquiale diventa semplicemente DOU?
La forma interrogativa, come sappiamo, si forma con la particella KA, ma ci sono altri modi per fare una domanda, anche basandosi sull'intonazione della frase. Ad esempio se dovessi dire: "andiamo?", posso dire:
IKIMASU KA
IKU?
IKU NO? (utilizzato soprattutto dalle femmine)
IKIMASU? (facendo sentire la U finale)
IKU KA (piuttosto rozzo, sconsigliato a meno che non si sia in confidenza).
IKOU?
IKIMASHOU?
IKIMASHOU KA
IKOU KA
Insomma, possiamo dirlo in molti modi, con il KA (obbligatorio nel formale) e anche senza.
E che KA!
OKAGESAMADE è un'espressione che potrebbe appunto essere tradotta come "grazie al cielo", "per fortuna", ma l'ho vista tradotta in mille modi. Ma il significato più o meno è quello.
YOKU NARIMASHITA è formato da YOI, ovvero II (bene, buono) che si lega al verbo trasformandosi in YOKU, come abbiamo gia visto per gli aggettivi.
Perchè usiamo YOI e non la forma classica II? Perche IKUNARIMASHITA viene na schifezza. Questo è il succo.
MADA significa "non ancora" e MADAMADA DESU si usa quando si vuole essere umili. No, ancora non l'ho imparato il giapponese, non sono bravo. MADAMADA DESU.
Ammazza quanto ho scritto. Alla prox.
Ciao, cipollini!

 

Tradurre in ローマ字 il seguente dialogo:

マリアさん、あまり食べませんね。
ええ。実は昨日からダイエットをしています。
そうですか。私も何回もダイエットをしたことがあります。
どんなダイエットですか。
毎日りんごだけ食べたり、水をたくさん飲んだりしていました。
しかし、むりなダイエットは体によくないですよ。
そうですね。
マリアさん、このケーキ、おいしいですよ。
そうですか。。。。ダイエットはまた明日からします。

Nuovi kanji:

実 (jitsu) = in verità, in realtà
何回も (nan kai mo) = molte volte
毎日 (mai nichi) = ogni giorno

 

Soluzione:

マリアさん、あまり食べませんね。= MARIA SAN, AMARI TABEMASEN (Maria, non mangi molto)
ええ。実は昨日からダイエットをしています。= EE. JITSU WA KINOU KARA DAIETTO O SHITE IMASU (Si. In verità da ieri sto facendo la dieta)
そうですか。私も何回もダイエットをしたことがあります。= SOU DESU KA. WATASHI MO NANKAIMO DAIETTO O SHITA KOTO GA ARIMASU (ah, è cosi? Anche io ho fatto molte volte la dieta)
どんなダイエットですか。= DONNA DAIETTO DESU KA (che tipo di dieta?)
毎日りんごだけ食べたり、水をたくさん飲んだりしていました。= MAI NICHI RINGO DAKE TABETARI, MIZU O TAKUSAN YONDARI SHITE IMASHITA (ogni giorno mangiavo una mela e bevevo molta acqua)
しかし、むりなダイエットは体によくないですよ。=
SHIKASHI, MURI NA DAIETTO WA KARADA NI YOKUNAI DESU YO (comunque, le diete impossibili non fanno bene al corpo)
そうですね。= SOU DESU NE (già)
マリアさん、このケーキ、おいしいですよ = MARIA SAN, KONO KEEKI, OISHII DESU YO (Maria, questa torta è buona)
そうですか。。。。ダイエットはまた明日からします。= SOU DESU KA....DAIETTO WA MATA ASHITA KARA SHIMASU (davvero? Comincerò di nuovo la dieta da domani)

Avevamo già visto AMARI che in una frase negativa traduce "non molto". Esempio:
SUSHI GA AMARI SUKI JA NAI = non mi piace molto il sushi
KARA abbiamo capito che significa "da", quindi KINOU KARA traduce "da ieri".
Qui si vede un altro utilizzo della TE FORM, quella per la costruzione della forma progressiva dei verbi: 
SHITE IRU = sto facendo
TABETE IRU = sto mangiando
NONDE IRU = sto bevendo
E così via. Divertitevi a scrivere qualche cos'altro.
NANKAIMO traduce "molte volte".
È una costruzione simile a quella di DAREMO (qualcuno), ITSUMO (spesso), DOKOMO (in molti posti), ecc...
DONNA traduce "che tipo di" ed è equivalente a DONO YOU NI, come avevamo detto già in passato.
SHIKASHI corrisponde esattamente a DEMO. Avevamo visto che "ma, comunque" si traduce con GA seguito dalla virgola oppure all'inizio di una frase con DEMO.
SHIKASHI funziona esattamente come DEMO e non si usa nel parlato, o comunque molto raramente in situazioni formali. Si trova invece nello scritto.
MURI NA è appunto un NA-aggettivo. Significa "impossibile".
KEEKI è torta, o più genericamente dolce.
La particella YO alla fine della frase da enfasi alla stessa. Si usa spesso nel colloquiale.
MURI DA YO = è impossibile!
In aggiunta a quanto detto vi do anche una spiegazione che si trova raramente nei testi.
Abbiamo detto che TE IRU è la forma progressiva dei verbi. Eppure esiste anche la forma TE ARU.
E che differenza c'è tra le due forme? E soprattutto perche' cazzo non la spiegano quasi mai nei libri? (Scusate lo sfogo, ma mi girano).
Ebbene la differenza è questa: TE ARU funziona esattamente come TE IRU, ma indica che un'azione è stata fatta di proposito da qualcuno, intenzionalmente.
Esempio: 
DOA GA AITE IRU = la porta è aperta
DOA GA AITE ARU = la porta è stata lasciata aperta da qualcuno
MADO GA KOWARETE IRU = la finestra è rotta
MADO GA KOWARETE ARU = la finestra è stata rotta da qualcuno
Usiamo TE ARU o IRU per dire che è rotta perche' la finestra ancora è rotta mentre ne parliamo.
Altrimenti dovrei dire MADO GA KOWAREMASHITA, la finestra era rotta.
Perche' usiamo GA e non O?
Perche' se dico MADO O KOWASU indico che io, ad esempio, rompo la porta, sono io il soggetto, l'oggetto del discorso. 
Qui invece vediamo l'azione dal punto di vista di chi la subisce o l'ha subita nel caso specifico, quindi uso GA per marcare che si tratta dell'oggetto della frase.
In questo caso cambierà anche leggermente il verbo, non KOWASU, ma KOWARERU, ma lo vedremo meglio poi.
Chiaro? Vabbè, facciamo finta di si. 
Alla prox.

In fede

Aggiunta (m'ero scordato):
DAKE traduce "solo".
RINGO DAKE quindi significa "solo mele, solo una mela".
Ma spiegheremo DAKE e il suo corrispettivo SHIKA la prossima volta che so stanco. Ciao!