il Giappone in Italia


N5 - Lezione 1 (hiragana 1)

 
Cominciamo le nuove lezioni di lingua giapponese basandoci sull'esperienza finora acquisita con le vecchie lezioni postate in passato e cercando questa volta di seguire in maniera più fedele quelli che sono i vari gradi del JLPT, cominciando per l'appunto da quello base, l'N5 e spiegando per bene quelle che sono le regole grammaticali e le spiegazioni necessarie per la comprensione di questo livello di giapponese.
 
Il giapponese ha 2 alfabeti base, HIRAGANA e KATAKANA e una serie innumerevole di ideogrammi (KANJI) che invece vedremo in maniera esaustiva in particolare quelli relativi appunto al livello N5 del JLPT.
 
Io come sempre non mi soffermerò molto sulla spiegazione degli hiragana e dei katakana. Darò una spiegazione di massima ma lo studio e la memorizzazione di questi caratteri richiede comunque tempo ed ognuno può esercitarsi per conto proprio per impararli in un tempo anche breve.
Io ad esempio non li ho quasi mai studiati, ma li ho imparati a forza di leggerli, pian piano, dopo avergli dato una letta generale forse un paio di volte.
Comunque, ognuno è libero di studiarseli come e quando crede anche in base al tempo che ha a disposizione.
 
Quello che è importante secondo me è il rispetto dell'ordine dei tratti nella scrittura dei caratteri.
L'importante è saperli scrivere bene. Poi a forza di scriverli e riscriverli, leggerli e rileggerli, piano piano entreranno in testa.
 
A tal proposito ho realizzato questo breve video dove spiego appunto il primo alfabeto base della lingua giapponese: gli hiragana.
 
 
Al termine del video chiedo di tradurre delle parole dal roumaji (caratteri romani) all'hiragana.
 
Nel video mostro come scrivere i kana. Alcuni non mi sono venuti granché ma chissene importa (re nun se po' guardà...), l'importante è capire l'ordine dei tratti della scrittura dei kana e ricreare una forma simile a quella dei caratteri riportati in tabella.
Dovendo realizzare queste video-lezioni di notte, durante l'unico momento libero che ho durante la giornata, la parlata, già orrenda di per se, sarà anche piuttosto sommessa per evitare sciami di persone imbufalite che mi vengano a cercare per costringermi ad interrompere per sempre queste video-lezioni di giapponese.
Quindi accontentatevi di quello che passa il convento.
Nella penultima colonna della tabella sono stati anneriti due kana che erano presenti ma che non non si usano. Probabilmente erano utilizzati un tempo, ma oggi non più, quindi li ho coperti per evitare confusione.
Il roumaji, la traslitterazione degli ideogrammi e anche dei kana (hiaragana e katakana) in lettere romane, è utilizzato appunto per tradurre nelle nostre lettere i suoni derivanti dalla lettura dei caratteri giapponesi.
 
Ma cominciamo a postare un'immagine che rappresenta tutti gli hiragana. Potete stamparla e tenerla sempre a disposizione per ritrovare i kana giusti quando serve.
Eccola:
 
Nella tabella è anche riportato l'ordine di scrittura dei tratti.
Potete notare nella terza colonna che non esiste SI, ma SHI, così come nella quinta che non ci sono TI e TU ma in corrispondenza troviamo CHI e TSU. E come anche evidenziato nel video non HU ma FU.
Abbiamo parlato di hiragana e katakana. A volte sentirete parlare magari di FURIGANA. Questi non sono altro che i kana che vengono posti, in piccolo, sopra alcuni kanji di difficile memorizzazione, non solo per gli stranieri che non ne conoscono magari la lettura, ma anche per i giapponesi che anche se conoscono moltissimi kanji (si dice che ne servano almeno 2000 per poter leggere le cose essenziali) a volte anche loro si dimenticano come si scrivono alcuni di essi e i furigana servono per l'appunto per rendere la lettura di un testo più scorrevole e vedrete che li troverete spessissimo non solo nei libri di testo ma anche in Giappone nei menù, sui cartelli e ovunque. Ecco un esempio pratico:
Quelli in alto, in rosso, sono appunto i furigana.
Dopo aver spiegato hiragana e katakana passeremo allo studio dei kanji e studieremo quelli del grado N5 del JLPT un po' per volta, in maniera dettagliata.
Tornando ai kana, non preoccupatevi se non riuscirete a scriverli bene all'inizio. Con il tempo migliorerete sempre di più e verranno sempre meglio (ma quando mai...) e vi posso assicurare che anche i giapponesi scrivono a volte dei kana davvero brutti. Ognuno poi ha una propria scrittura e ho visto dei kana scritti anche da insegnanti di lingua, inguardabili, credetemi.
Quindi prendete la cosa alla leggera e gambe in spalla. Si comincia. Anzi, si finisce. La prima lezione finisce qui. Alla prossima.