il Giappone in Italia


Gaiking, il robot guerriero

Gaiking, il robot guerriero (大空魔竜ガイキング, Daikū Maryū Gaiking) è un anime in 44 episodi prodotto dalla Toei Animation nel 1976.

Questa la prima parte della trama ripresa da Wikipedia: "Zela, pianeta situato nella galassia del Cigno ad una distanza di circa 6.000 anni luce dalla Terra, era un mondo prospero e fiorente, ed i suoi abitanti vivevano in uno stato culturalmente e scientificamente avanzatissimo. Ma la loro sopravvivenza era messa costantemente in grande pericolo a causa del loro sole Sigma, che a seguito delle pericolose reazioni nucleari prodotte stava velocemente mutandosi in un micidiale buco nero. Fu così che per effetto della fortissima gravità esercitata da Sigma sul pianeta, gli abitanti si trovarono costretti a trasferirsi nel sottosuolo, costruendo un sole artificiale ed una città in cui vivere; tuttavia Zela veniva lentamente ma inesorabilmente attratto dal buco nero.

Gli zelani allora crearono un gigantesco robot senziente, Black Darius, sperando col suo aiuto di poter in tal modo salvarsi dalla sicura estinzione a cui sembravano esser destinati; ma tale creatura si rivelò tanto geniale quanto crudele e spietata. Non appena Darius ebbe il totale controllo del pianeta e degli abitanti, creò quattro esseri malvagi, "I Grandi Quattro" (Dankel, Desmond, Killer ed Ashmov) che diventarono i suoi subalterni per aiutarlo nella conquista dell'intero universo; inoltre diede origine anche all'"Armata dell'Orrore Nero", formata da un numeroso esercito di zelani sottoposti prima al lavaggio del cervello e trasformati infine in cyborg.
In seguito, resosi conto di non poter evitare la distruzione di Zela, Darius decise allora di impossessarsi di un pianeta le cui caratteristiche fossero simili a quelle che una volta erano dello stesso Zela: e così la scelta fu quella di invadere la Terra, che gli zelani studiavano e conoscevano da migliaia di anni. In passato infatti numerose spedizioni di zelani avevano visitato la Terra, dando origine ad antiche civiltà e lasciando dietro di sé varie basi nascoste, forse in previsione di future colonizzazioni. Giunto il momento dell'invasione aliena, fortunatamente il nostro pianeta non si trova però impreparato agli attacchi del nemico".

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