il Giappone in Italia


Honne e Tatemae

Honne e Tatemae

Honne a Tatemae sono due concetti che bisognerebbe ben comprendere riguardo il modo di comportarsi dei giapponesi.

Per Honne intendiamo i desideri, le opinioni, ciò che veramente si pensa.

Per Tetamae intendiamo invece ciò che va detto o fatto per obblighi sociali, opinioni legate al modo di comportarsi all'interno della comunità.

Generalmente i giapponesi, ad una domanda non rispondono come vorrebbero, ma come "devono" rispondere in base a quello che è stato loro insegnato a scuola e nella comunità.

Se ad esempio chiedete di uscire ad una ragazza, lei non vi dirà "non voglio uscire con te!", ma utilizzerà delle parole o delle espressioni per far capire che la sua volontà è quella di rifiutare l'invito.

Ad esempio potrebbe rispondere "chotto...", lasciando la frase sopsesa. Un giapponese in quel caso capirebbe subito che la risposta è negativa, anche se non palesata direttamente, ma un occidentale che non conosce queste regole di comportamento potrebbe continuare a insistere non comprendendo la risposta celata (si dice sempre che i giapponesi non sono mai diretti nelle risposte, no?). La cosa potrebbe risultare fastidiosa e imbarazzante per la ragazza.

Questo tipo di comportamento è appunto un esempio di cosa si intende per Tetamae. La ragazza non dice ciò che vorrebbe dire, ma ciò che gli è stato insegnato va detto, o va fatto, a seconda della situazione.

Ci sono situazioni invece dove l'Honne è richiesto e usato liberamente. Un esempio su tutti? I nomikai aziendali.

In essi i sottoposti possono parlare liberamente e dire cose ai superiori che mai si sognerebbero di dire al di fuori del nomikai stesso. Tali libertà sono circoscritte quindi al momento, così come anche il datore di lavoro o comunque il superiore può esprimere liberamente i suoi pensieri che sarà pronto a rinnegare una volta tornati al lavoro.

Assistere ad un nomikai da fuori è molto curioso. A me è capitato a Shinjuku (Tokyo).

Una confusione indescrivibile, con urla da pazzi quando si doveva fare un brindisi e alcuni poi palesemente ubriachi che andavano via ciondolando ma comunque allegri e finalemente liberi di parlare come avrebbero voluto fare chissà da quanto tempo.

Insomma, per chi si avvicina ora a questo mondo, non sottovalutate questo aspetto del Giappone. E' un consiglio importante.