il Giappone in Italia


Cosa Portare


Dunque, decido di partire da solo. Ma cosa mi devo portare appresso? Non sono mai stato in Giappone e forse non ho mai viaggiato prima in vita mia. Come organizzarmi? 

Non solo, ma io non amo aspettare di prendere la valigia una volta atterrato nel suolo giappico e al ritorno in quello italico, e allora mi sono abituato a portare solo il bagaglio a mano e riesco sempre a fare entrare tutto quello che mi serve.

Importantissimo: ogni compagnia aerea ha delle disposizioni particolari, quindi dopo aver fatto i biglietti, controllate bene nell'email che vi mandano quante valigie si possono portare e soprattutto per il bagaglio a mano le dimensioni della valigia.

Rispettate le dimensioni e il peso indicato o rischiate che non vi permettano di salire a bordo con la valigia come bagaglio a mano ma la schiaffano nella stiva e poi dovete aspettare in processione con tutti gli altri il ritiro della stessa, sempre che poi la troviate e non l'abbiano smarrita in qualche altro sito nel mondo.

Ecco quello che dovete portare con voi:

1) Innanzitutto il passaporto, il borsello/la borsetta, con dentro anche i soldi, le chiavi di casa e della macchina. Per quanto riguarda i soldi, potete cambiarli direttamente in Italia o anche in Giappone. Io ne cambio sempre un pò in Italia, così ho già pronti dei soldi da poter usare una volta arrivato a destinazione per pagare il bus o il treno/la metro o il taxi dall'aeroporto all'albergo.

Solitamente porto un pò di yen ed il resto in euro, nel caso non dovessero bastarmi i soldi in yen, come speravo. Naturalmente invece dei contanti potete portare l vostra fidata carta di credito, magari prepagata.

Io non l'ho mai usata. Anche perchè a volte in passato sono successi dei casini, come la Mastercard che aveva dei problemi nel prelievo dagli sportelli, o la una carta visa che mi avevano assicurato potevo utilizzare anche nei ristoranti o nell'albergo per pagare, mentre così non era e dovevo invece prelevare dalle ATM machine (bancomat). Insomma, io non la uso. Porto contanti in yen e contanti in euro, che posso cambiare in qualsiasi momento. Questo mi obbliga a tenere sotto stretta sroveglianza il mio borsello, ma avendo viaggiato in posti molto meno sicuri del Giappone, ormai c'ho fatto il callo e mi sento sicuro di non venire derubato. Se siete persone distratte, allora è preferibile prelevare soldi dai bancomat prima di effettuare le vostre spese.

Prima però informatevi presso la vostra banca, o la posta nel caso, se potete utilizzare la vostra carta senza problemi in Giappone. E' sempre meglio chiedere, così se qualcosa andrà storto sapete chi dover andare a picchiare al vostro ritorno dal Sol Levante.

Magari date anche un'occhiata al sito dell'Ambasciata italiana a Tokyo e leggete tra le news casomai ci fosse qualche loimitazione dell'uso delle carte di credito nel periodo in cui decidete di recarvi in Giappone.

Qualsiasi informazione aggiuntiva non esitate a contattarli per avere chiarimenti e non rimanere nel dubbio.

Importante: sembra una scemenza ma forse non lo è: le banconote degli yen rispetto a quelle degli euro sono più lunghe e mi è capitato recentemente di aver portato un portafogli che usavo tranquillamente in Italia con gli euro mentre lì le banconote non entravano e dovevo ripiegarle. Non che sia un gran fastidio infondo, ma almeno ora sapete anche questo.

2) I fogli di prenotazione dell'albergo e di eventuali tour o trasferimenti. Magari avete le email e ve li potete stampare quando volete o mostrare il numero di prenotazione, ma io mi faccio sempre una stampa prima di partire e quando arrivo in albergo o devo prendere un bus prenotato gli consegno il foglio e il gioco è fatto.

3) Fotocopia del passaporto. Non si sa mai. Io la porto sempre dietro. In Giappone no, ma in altri Paesi a volte mi è servita, ed ho mantenuto l'abitudine di portare una copia del passaporto sempre con me da consegnare in caso di necessità, senza dover cercare una fotocopiatrice.

4) Bigliettini da visita (meishi). In Giappone si usano molto e può capitarvi di dover lasciare i vostri riferimenti ad una persona che avete conosciuto ed è buona cosa aver preparato dei bigliettini personalizzati per evitare di scriverli su un pezzo di foglio. Loro ci tengono a queste cose ed apparireste dei buzzurri, quali forse siete davvero.

5) Un ombrello. Di quelli corti, da poter tenere sempre a portata di mano per evitare di ritrovarvi senza quando serve, anche se i combini vendono degli ombrelli economici di plastica trasparente, ma non sempre siamo così fortunati da trovare un combini a portata di mano, specie se non siamo in città.

6) Magliette, mutande e calzini/calze, reggiseni, di ricambio. Tenete conto del fatto che quasi tutti gli alberghi sono dotati di sentakuki, ovvero di macchine per lavare i panni ed anche di asciugatrici. Con una spesa di circa 300 yen potrete lavare ed asciugare i vostri panni, anche giornalmente e quindi non serve che portiate troppi ricambi. Salvate spazio nella valigia. Meglio.

7) Fazzolettini. Portateli. Potete anche provare a chiedere in Giappone (vengono chiamati hankachi), ma non li troverete molto facilmente, anzi è quasi impossibilie trovarli. I giapponesi hanno il naso piccolo, non nasche come le nostre e quindi non utilizzano i fazzolettini tipo i nostri, ma dei "fazzolettini" minuscoli e con un velo o due. Una cosa che per noi non è concepibile. Quindi seguite il mio consiglio e portatevi una buona scorta di fazzolettini per starnutire e soffiarvi il naso con piacere anche in Giappone.

8) Un adattatore elettrico. In Giappone non usano le nostre stesse spine e quindi serve un adattatore. In realtà si può benissimo trovare lì, ma meglio portarselo da casa, così se serve nell'immediatezza, ce lo abbiamo a portata di mano.

In realtà si potrebbero trovare anche delle prese a 3 fori, ma per quella che è stata la mia esperienza è ormai molto raro. Io ho sempre trovato quelle a 2 fori.

Ecco di seguito una serie di foto esplicative: i due tipi di spine giapponesi, la meno usata con relativa presa, un adattatore per quella più comune con la presa a 2 fori, la spina giapponese e quella europea che si guardano diffidenti...

Bisogna inoltre aggiungere che mentre in Italia il voltaggio è pari a 230 V con frequenza pari a 50Hz, in Giappone si usano 100 V con frequenza di 50 Hz ad ESt e 60 Hz ad Ovest del Paese.

Ma leggiamo ancora cosa ci suggerisce il sito Giapponepertutti.it

"Non preoccupatevi. Ormai la maggior parte degli apparecchi elettronici hanno un trasformatore che funziona con voltaggio compreso tra i 100 e i 240 V e una frequenza di 50/60 Hz. Per verificare che i vostri caricabatteria funzionano anche in Giappone, basta guardare l'etichetta e troverete quasi sicuramente questa dicitura: input 110V-240V 50/60 Hz.
Se trovate questa scritta state certi che in Giappone funzioneranno (sperimentato di persona).
Il problema si pone quando non è presente questa scritta. Solitamente questo problema avviene con gli asciugacapelli che funzionano solamente a 230V. Esistono in commercio dei phon con un commutatore di voltaggio (io ne ho preso uno su Ebay a 12 Euro).
Se però non volete portarvi dietro il phon, niente paura, è molto facile che lo troviate nella stanza dell'albergo.
Attenzione invece all'operazione inversa. Se acquistate qualcosa in Giappone, assicuratevi che il dispositivo supporti i 230V, altrimenti rischiate di bruciare il dispositivo stesso una volta inserito nella presa italiana."

9) Un paio di pantaloni di ricambio, non di più. Tanto se serve quelli sporchi li laviamo da noi nelle macchine automatiche. Vengono bene. Provato più volte. Io in passato portavo diversi pantaloni, scarpe aggiuntive e altro ancora, ma poi alla fine usavo sempre le stesse scarpe, salvo rare eccezioni e un paio di pantaloni, quindi ho capito che era meglio organizzarsi diversamente. Io ormai porto appunto un paio di scarpe solamente, che siano molto comode e adatte per camminare molto, un paio di pantaloni aggiuntivo oltre quelli che porto, un maglione aggiuntivo, il giubbotto lo tengo addosso o comunque in mano. E' logico che stiamo considerando una stagione fredda. Se fosse in un mese caldo, lo spazio in valigia si libera  porteremo meno cose. Ma consideriamo il caso più complicato. Potete anche portare uno di quei K-way portatili tipo usa e getta o quasi, che richiedono uno spazio limitatissimo e si possono mettere anche in borsa, ma io spesso li ho portati ma poi non li ho mai usati, vedete voi. Magari invece munitevi di qualche copertura per WC, anche se i servizi in Giappone sono ultra pulitissimi in genere, ma magari potrebbe occorrere un copri water e almeno ce l'avete.

10) Cappelletto, sciarpa e guanti, magari già addosso, senza necessità di metterli in valigia.

11) Magari occhiali da sole o da vista.

12) Fino a qualche tempo fa avrei detto una macchina fotografica o una telecamera con tutti i cavetti e le memorie necessarie, ma ormai si fa tutto con il telefonino o il tablet e quindi vi consgilio di usare quello anche per fare le riprese. Vedete voi. Magari portate un cavetto per trasferire le foto e i video in un pc, può servire e magari nella penna dove all'interno inserite anche un documento con l'elenco di cose da fare e vedere in Giappone. Ricordatevi il cavetto d'alimentazione del telefonino/tablet. Non lasciatelo a casa! E controllate che nel telefonino ci siano soldi a sufficienza. Fate una bella ricarica prima di partire. E non usate il roaming internazionale in Giappone o i soldi vengono risucchiati in men che non si dica. Collegatevi a internet dove è possibile. Solitamente nelle aree pubbliche serve comunque sempre essere registrati da qualche parte ed il vostro telefonino non si collega. Ma ci sono dei luoghi dove prende. Ad esempio ho notato che se andate nei kombini 7eleven, li si collega sempre alla grande. Entrate, controllate le email e magari non comprate una cippa. Chissene. I 7eleven sono ovunque.

13) Per quanto rigaurda deodoranti, profumi e altro, vedete voi. Se avete proprio quelli preferiti portateli, altrimenti comprate tutto li. Io ad esempio mi porto delle lamette particolari perchè ho la pelle delicata... (son delicato, si), ma anche li ne avevo trovate una marca buon. Insomma, decidete voi. Shampoo, sapone, bagnoschiuma, cotton fioc, spazzolino e dentifricio sono sempre fornite dall'albergo. Magari una schiuma da barba piccolina se volete. Su queste cose vi lascio campo libero amici (ma chi li conosce...).

14) Magari un paio di cerotti, sia mai dovessero servire nell'immediato. E un tagliaunghie, ben nascosto, per evitare che lo riconoscano e possano far problemi. Io l'ho sempre fatto passare. Solo una volta in Vientam se ne sono accorti e me l'hanno fottuto. Magari anche una pinzetta per togliere i peli dal naso, dai, visto che ci siamo...

15) Cuffiette per ascoltare la musica ed eventualmente un mp3 (con batterie di ricambio), anche se ormai anche per quello possiamo usare il telefonino.

16) Un orologio al polso, che imposterete con l'ora locale, lasciando sul telefonino quella italiana o viceversa, per non fare mai casini e chiamare magari a casa a notte fonda. Datemi retta.

17) Asciugamanini piccolissimi per asciugarsi dal sudore. In estate lì fa un caldo mostruoso e tutti portano appresso degli asciugamanini che volendo potete comprare anche direttamente li. Io però un paio almeno me li porto sempre dall'Italia. Servono moltissimo se andate in mesi caldi, sono essenziali, vedrete.

18) Un libro da leggere, magari sull'aereo. Potete anche comprarlo direttamente all'areoporto, mentre aspettate di partire.

19) Qualche snack o magari dei pocket coffee, anche questi per il volo, anche se in realtà di solito venite riforniti di snack e caffè a volontà dalle hostess (evitate gli steward, non gli parlate, sono fastidiosi, le hostess invece sono dolcissimeee...).

20) Stampe. Quindi copia delle prenotazioni, del foglio con le cose da vedere, ecc. Meglio avere anche una copia cartacea sottomano. E delle mappe con le cose da vedere sengate sopra.

21) Se vi avanza spazio portate anche un ferro da stiro di quelli piccoli. A volte dopo aver asciugato i panni rimangopno delle pieghe e possiamo elimanrle facilmente con esso.

Naturalmente poi ognuno avrà delle necessità particolari. Magari si vogliono portare gli assorbenti dall'Italia o delle tic tac per l'alito pesante, o un aspirina (magari nascosta, dovessero far problemi...) o altro ancora, ma queste sono le cose che proprio non dovete dimenticare. Infondo in Giappone potete comprare quello che vi serve oltre queste cose, magari nei konbini. Non so, qualsiasi cosa...