il Giappone in Italia


La scuola del sogno

Questa leggenda narra di un ragazzo che resta chiuso all'interno di una scuola durante un sogno.

Avvertenza: si dice che chi legge questa storia e poi non la dimentica entro una settimana sarà vittima dello stesso sogno.

Io vi ho avvisati...

Un giorno un ragazzo ebbe un sogno stranissimo. Si ritrovò a vagare all'interno di una scuola che però non era quella dove andava tutti i giorni.

Era notte e cercò in tutti i modi di aprire porte o finestre o romperle, ma non vi riuscì.

La scuola era enorme e lui vagava tra i corridoi e le aule senza sapere bene cosa fare.

Cominciò a spaventarsi e si rese conto che il corridoio pareva infinito e riportarlo dopo un pò sempre nella posizione di partenza.

Continuò ad entrare e uscire dalle aule cercando una via d'uscita che non c'era. 

Inoltre la notte pareva non finire mai e sentiva il rumore delle lancette degli orlogi nella scuola e il suo rumore di passi. 

E ad un certo punto altri rumori di passi, qualcuno che lo stava seguendo.

I passi si facevano sempre più vicini e il ragazzo cominciò a correre. Entrò in un'aula e vide un'uscita d'emergenza bloccata ma anche una nota che indicava che la chiave della porta era nell'aula 108.

Corse alla ricerca dell'aula che alla fine trovò, quando i passi dietro di lui si erano fatti ormai vicinissimi.

Richiuse la porta e si ritrovò in una stanza buia e sentì qualcosa battere contro la porta dell'aula.

Boom, boom, boom!!

I battiti erano sempre più forti e la porta sembrava stesse per cedere e le chiavi non si riuscivano a trovare.

Ad un tratto i battiti cessarono. Silenzio. I battiti del cuore del ragazzo rallentarono e pian piano si avvicinò alla porta e la aprì lentamente per poi affacciarsi sul corridoio, dove vide qualcosa che lo terrorizzò.

Vide corpi fatti a pezzi di ragazzi e ragazze in tutto il corridoio. Sangue ovunque. Parti di braccia, gambe e altri parti dei loro corpi sparpagliati sul pavimento.

Il ragazzo non riuscì più a svegliarsi da quell'incubo e ancora oggi vi è intrappolato.

Mi auguro per voi che dimentichiate presto questa storia, che avete voluto leggere nonostante il mio avvertimento...