il Giappone in Italia


Anatolia Story

Anatolia Story

Yuri, la protagonista della nostra storia, viene trascinata indietro nel tempo, nell'antico regno degli Ittiti, per fare di lei un sacrificio umano. Riesce a ribellarsi al volere ed al potere della perfida regina Nakia grazie all'interessamento destato nei suoi confronti dal principe Kail Mursili, terzo in linea di successione al trono, che la salva grazie ad uno stratagemma e si invaghisce perdutamente di lei. Ma Nakia non getterà facilmente la spugna. Attraverso il sangue di Yuri la perfida regina-sacerdotessa vuole infatti gettare un maleficio su tutti i principi in linea ereditaria per far sì che sia il suo unico figlio a salire al trono. Scoperto il piano della regina , per aiutare la ragazza, ma anche se stesso, Kail rivela a Yuri di essere anch'egli un potente sacerdote e di essere in grado di riportarla al suo tempo. Un unica condizione per farlo è però che si verifichino le stesse circostanze e condizioni che hanno permesso il suo viaggio nel passato ovvero l' immersione nell' acqua della fonte da cui Yuri è arrivata, avere addosso i vestiti che indossava al momento del viaggio e la stella Ishtar presente, brillante ed alta nel cielo.

L' avventura dei Yuri inizierà proprio con il recuperare i suoi vestiti.

Questo è un manga di Chie Shinohara, appartenente al filone Shoujo e di tematica Storico/Fantasy, Drammatico e Sentimentale.

Personalmente non ho mai trovato molto interessanti fumetti di genere storico, non sò, non mi avevano mai attirata fino a che non ho letto Anatolia Story.

Questo manga segue un filone storico eccezionale, l' autrice è stata in grado di ricamare, su di un tessuto storico già esistente un intreccio complesso di situazioni fantasiose. La storia è ricca di guerre, scandali ed intrighi di corte ed anche sesso, non proprio esplicito e di cattivo gusto ma quanto basta per far innamorare qualsiasi ragazza del principe Kail. Ebbene lo ammetto, anche il mio cuore ha mancato diversi battiti per quest' uomo di carta.

Un manga completo di tutto: momenti di ansia, di phatos, di tristezza ma anche momenti che ti strappano una risata. Il tratto è buono, lineare, pulito e Chie sa bene come valorizzare ogni singola vignetta. Credo di poter affermare con certezza che questa sia una tra le migliori opere di Chie Shinohara.

(Luxifer Michaelis T)