il Giappone in Italia
Shabu shabu
Stesso concetto del sukiyaki è quello dello shabu shabu, che al sottoscritto piace ma nemmeno 1/100 rispetto al sukiyaki. Come potete notare sembra proprio il sukiyaki. Gli ingredienti sono più o meno gli stessi, tranne che per il "brodo" di cottura. Riporto da Wikipedia: "Il piatto è simile allo stile di cucina sukiyaki, con la cottura contemporanea di carne e vegetali solitamente serviti con salse varie. I giapponesi lo considerano più salato e meno dolce del sukiyaki stesso, chiamando il suo sapore umami. È un piatto generalmente consumato d'inverno, ma mangiato anche in altri periodi dell'anno.Sono utilizzate fettine sottili di manzo, di cui spesso viene utilizzata la parte del controfiletto, ma anche tagli meno nobili di esso sono comuni. La preparazione moderna fa uso anche di maiale, pollo, oca, granchio ed aragosta. Vengono usate anche carni più costose e prelibate, come il wagyu.
La tavola viene preparata con una pentola al centro della tavola, sopra un fornello acceso, in cui bolle acqua oppure una zuppa dashi, fatta con kombu. Attorno alla pentola sono posti numerosi piattini e recipienti con dentro le sottilissime fette di carne descritte in precedenza e listelline di verdure: rape cinesi, petali di crisantemo, alghe nori, cipolle, carote, funghi (shitake e enokitake). Vi sono inoltre gli accompagnamenti ad esse: tofu e salsa di ponzu, o goma, a base di semi di sesamo e, a seconda del luogo, con udon, mochi o spaghetti harusame.
Il piatto si gusta prendendo i pezzetti di carne e verdure con le bacchette, immergendoli nella pentola per qualche secondo e mangiandoli direttamente dopo averli tuffati velocemente nella salsa di ponzu.
È proprio il fischiare della pentola durante la cottura a bollore che ha dato alla pietanza il suo nome: shabu-shabu può infatti essere tradotto come fiuu-fiuu o swish-swish.
Una volta che lo shabu shabu è stato terminato, il brodo rimasto nella pentola solitamente viene unito al riso rimanente e la zuppa restante viene mangiata in seguito".