il Giappone in Italia


Yukionna

Spesso e volentieri si tende ad etichettare con nomi femminili determinati fenomeni meteorologici (pensate agli uragani) proprio per evidenziare la loro potenza e carica distruttiva (fate bene a temerci!). Effettivamente il legame tra donna e condizioni atmosferiche è molto antico e spesso riportato in alcune leggende dai caratteri affascinanti e allo stesso tempo macabri, come la storia della Yukionna 雪女, ovvero la “ donna delle nevi”.

Molte leggende giapponesi narrano di questa donna bellissima, dai lunghi capelli neri e dalla pelle d’alabastro, vestita di un candido kimono. La Yukionna la si può incontrare nelle fredde notti d’inverno in mezzo alle tormente, soprattutto quando c’è la luna piena; ma non fatevi ingannare perché anche se sembra un angelo, in realtà si tratta di un demone crudele e spietato. 

Un racconto di Lafcadio Hearn 1 narra la storia di un giovane taglialegna di nome Minokichi che si era recato nei boschi assieme ad un vecchio di nome Mosaku, anch’esso taglialegna. Mentre stavano rientrando da una dura giornata di lavoro, furono colti da un improvvisa e violenta bufera di neve, così decisero di passare la notte in una capanna li vicino. Nonostante il freddo pungente, il vecchio Mosaku si addormentò subito mentre il giovane Minokichi ci mise un po’ prima di appisolarsi; ma proprio mentre stava per cadere fra le braccia di Morfeo , fu svegliato da una folata di aria gelida che gli fece aprire di colpo gli occhi e con immenso stupore vide che accanto al corpo di Mosaku vi era chinata una donna bellissima che appena lo notò si diresse rapidamente verso di lui , avvicinandosi talmente tanto da fargli ghiacciare le labbra. Guardandolo fisso negli occhi disse a Minokichi che avrebbe dovuto uccidere anche lui, ma che tuttavia non ne aveva il coraggio perché era ancora un ragazzo bello e giovane, dunque sarebbe stato un peccato destinarlo alla morte. La Yukionna fece giurare al ragazzo di non rivelare mai a nessuno di averla incontrata, altrimenti lei sarebbe tornata e l’avrebbe ucciso senza pensarci due volte. Dette quest’ultime parole, il demone scomparve e il giovane Minokichi si rese conto che il vecchio Mosaku era morto assiderato.

Passarono diversi anni dall’accaduto e un bel giorno Minokichi mentre raccoglieva legna nel bosco, si imbatté in un graziosa ragazza dall’aspetto angelico che aveva smarrito la via. Il giovane, senza pensarci due volte, la condusse al suo villaggio e l’ospitò a casa sua. Ovviamente tra i due nacque un sentimento ed alcuni mesi dopo, convolarono a nozze. Negli anni avvenire tutto procedeva per il meglio: la coppia aveva avuto dieci bellissimi figli e vivevano felici e contenti nel villaggio; ma una sera, mentre la moglie di Minokichi stava cucendo, lui gli si avvicinò e gli disse che, anche se erano passati alcuni anni, la sua bellezza non era mai sfiorita. Aggiunse che non aveva mai visto una donna così tanto bella in tutta la sua vita, anche se, gli confessò che alcuni anni prima del loro incontro, lui si imbatté nella Yukionna, che aveva una bellezza al pari di sua moglie. La donna smise immediatamente di cucire e guardando fisso negli occhi suo marito, disse che era lei in realtà la donna delle nevi che aveva incontrato quella notte di tormenta e che ora lo doveva uccidere per aver infranto il giramento che gli aveva fatto anni orsono. Tuttavia il demone decise di risparmiare Minokichi poiché era pur sempre il padre dei suoi figli; così se ne andò avvolta da un turbinio di neve, promettendogli che sarebbe tornata qualora lui si fosse comportato male con i suoi figli 2.

 

1 Famoso scrittore statunitense che visse in Giappone, acquisendone la nazionalità.

2 “La paura in Giappone” di Marta Berzieri, Caravaggio Editore, Vasto ( CH), 2008, pag 57-59.

 

(Valentina Panicali)