il Giappone in Italia


Lezione 10

Rieccoi qui. Dopo la lunga pausa estiva riprendiamo le nostre bellissime e utlissime lezioni di cinese. No!!! giapponese, scusate!!! E' che sti giorni sò un pò distratto...speriamo che viene bene sta lezione. Bah!

Volevo altresì annunciare che dalla prossima lezione, l'undicesima, cambierete insegnante. No, dai, non fate quelle facce deluse! Si tratta di un insigne professore di giapponese che viene definito Salvato Davide e che forse già conoscete, ma che certamente dopo aver seguito la prossima lezione lo vorrete conoscere di persona per digliene quattro.

Comunque, bando alle ciance e in marcia!

Oggi si va a fare spesa.

Ricordate l'ultima lezione? (ma quando mai...). Vabbè, comunque, giuro, si parlava anche di numeri ed eravamo arrivati a contare fino a 99. Ma come si dirà mai 100? Eccovi accontentati: HYAKU.

Ed ecco una bella tabella (o brutta tabrutta) con l'elenco delle centinaia di unità in giapponese:

100        HYAKU

200        NI HYAKU

300        SAN BYAKU

400        YON HYAKU

500        GO HYAKU

600        ROPPYAKU

700        NANA HYAKU

800        HAPPYAKU

900        KYŪ HYAKU

Ed ecco invece le migliaia:

1000        SEN

2000        NI SEN

3000        SAN ZEN

4000        YON SEN

5000        GO SEN

6000        ROKU SEN

7000        NANA SEN

8000        HASSEN

9000        KYŪ SEN

Ora, dovete sapere, che come in cinese, bisogna considerare un'altra unità di misura, dopo le centinaia e le migliaia di unità, ovvero le decine di migliaia. 10.000 si dice appunto ICHI MAN. Ed ecco la tabellina corrispondente alle decine di migliaia:

10.000        ICHI MAN

20.000        NI MAN

30.000        SAN MAN

40.000        YON MAN

50.000        GO MAN

60.000        ROKU MAN

70.000        NANA MAN

80.000        HACHI MAN

90.000        KYŪ MAN

E 100.000? come si dirà mai? Semplice: se 10.000 è ICHI MAN, ovvero 1 MAN, 100.000 sarà logicamente JŪ MAN, ovvero 10 MAN. Facile vero? Quasi divertente...arf arf arf...bah.

Comunque, andando avanti in questo modo, continuiamo con la nostra tabellina:

100.000       JŪ MAN

200.000       NIJŪ MAN

300.000       SANJŪ MAN

e così via...

A questo punto indichiamo i numeri più importanti. Conto sulla vostra perspicacia per il recepimento degli altri numeri intermedi! (questi mollano...).

1.000.000  (un milione)                          HYAKU MAN

10.000.000                                               SEN MAN

100.000.000                                            ICHI OKU

1.000.000.000  (un miliardo)               JŪ OKU

10.000.000.000                                     HYAKU OKU

100.000.000.000                                   SEN OKU

1.000.000.000.000  (un trilione)        ICCHŌ

Sapete cosa? E' tempo di una bella pausa. Ce la meritiamo dopotutto. Ascoltiamoci un pò di buona musica giappica (non è vero, è coreana, ma non glielo dico). Guardatevi questo bel video. K-pop, baby!!!

 
Bene. Sapete cosa? Vi porto a fare la spesa. Seguitemi!
 

 

Quando entrerete in un negozio in Giappone sentirete questa parola: IRASSHAIMASE!

Tradurre IRASSHAIMASE non è semplice, ma diciamo che è un invito ad entrare nel negozio. Io lo tradurrei con il vecchio e caro "venghino!". Comunque, questa è una frase che sentirete spesso e pronunciata nelle maniere più strane, spesso con le E allungate a dismisura.

A questo punto, immaginate che ci capita di vedere questa:

Oddio, scusate, ero sovrappensiero...volevo dire questa:

La riconoscete? E' una mela!!! Incredibile, no? (cerchiamo di tirarli su che questi dopo tutti quei numeri me s'abbioccano..)

Bene, dovete sapere che "mela" in giapponese si dice RINGO. Quindi se create una band che ha come simbolo la mela potreste chiamarvi i Ringo Boys. Arf arf...che simpatico.

Immaginate che vogliamo che il negoziante, o la negoziante, meglio, ci faccia vedere la mela (non fate gli spiritosi....). A questo punto dovremo usare una frase del tipo:

SUMIMASEN, SONO RINGO O MISETE KUDASAI

SONO dò per appurato che l'abbiate già digerito, quindi non mi ci soffermo, MISETE deriva dal verbo MISERU (MISEMASU), che significa "mostrare". KUDASAI potremmo invece tradurlo come "per favore". Quindi la frase potremmo tradurla come "mi mostri quella mela per favore".

La forma -TE KUDASAI è molto importante, ma verrà spiegata in seguito. Per ora sappiate che quando una frase termina per -TE KUDASAI o anche -DE KUDASAI, a seconda dei verbi, significa ".........per favore".

La tizia del negozio, a questo punto, vi mostra la mela (ho detto di non fare gli spiritosi!!!). Probabilmente ve la porgerà dicendo DŌZO. Ricordate vero???? (no, io rinuncio guarda, questi non studiano...)

Bene. Abbiamo la mela in mano e vogliamo chiedere il prezzo. Come facciamo? Semplice. Diremo:

KONO RINGO WA IKURA DESU KA

O anche semplicemente: IKURA DESU KA che significa appunto "quanto costa?".

IKURA quindi traduce "quanto".

Bene (oggi sembro Valenti a 90° minuto). Ricordate i numeri? come no??!! li abbiamo appena visti cacchio!!!

Comunque, se li usiamo seguiti dal termine EN (YEN), possiamo monetizzare gli oggetti.

Alla nostra domanda ad esempio, la tipa potrebbe rispondere: ICHI MAN EN DESU, ovvero "costa/è 10.000 yen" Cazzo, una mela 10.000 yen???? ...la compro.

Abbiamo detto di KUDASAI, usiamolo e diciamo: JA, KORE O KUDASAI = bene, questa per favore/prendo questa

La tizia, ormai presa dalle nostre maniere gentili e dal nostro giapponese sorprendentemente funzionale, risonderà:

HAI, ARIGATŌ GOZAIMASU accompagnandolo con un sorriso dolcissimo.

Quindi, ricapitolando, per chiedere quanto costa un qualcosa, useremo IKURA DESU KA.

Per dire che l'oggeto X costa Y, diremo X WA Y DESU.

Tutto chiaro? Io mi faccio una bella pausa...a dopo!

  

Rieccoci di ritorno. Sapete cosa? Oggi abbiamo fatto già molto. Non mi resta che elencare alcuni vocaboli utili e poi passiamo alla scrittura. Ecco i vocaboli:

MISE = negozio

PAN = pane

PAN-YA = fornaio

KUSURI = medicina

KUSURI-YA = farmacia

KUTSU = scarpe

KUTSU-YA = negozio di scarpe

OMOCHA = giocattolo

OMOCHA-YA = negozio di giocattoli

DENKI = elettricità

DENKI-YA = negozio di elettronica

Capito il giochetto? Molti negozi sono facili da studiare perchè terminano per YA e il nome rimanda all'oggetto che si vende nel negozio. Ma non sempre è così naturalmente.

KIOSOKU = edicola (chiosco)

BYŌSHI = parrucchiere

Io direi che per oggi il vocabolarieto della lezione è bello che fatto. Gli altri termini sono sopra...fatevelo voi, dai. Sono stanco, cercate di capirmi...

HIRAGANA:

Oggi studiamo gli hiragana TA, CHI TSU, TE, TO.

Cominciamo con TA:

Tralasciate come al solito l'ultima casella, che per ora non ci interessa.

Ecco invece CHI. Non TI. Non esiste nell'alfabeto giapponese. Tenetelo bene a mente, testoni!

Solo due tratti, davvero molto semplice.

Ed eccoci a TSU. Non TU, ma TSU. TU non esiste. Addirittura un unico tratto.

E' il turno di TE:

Ed infine di TO:

E ora il video:

 

 HIRAGANA 4

 

Ecco alcune paroline ine ine:

BI = calzini giapponesi

RA = tempio buddista

ZU = mappa

MODACHI = amico

MA = moglie

Bene (aridaje!). Prima di lasciarvi nei tentac...nelle mani del vostro nuovo insegnante Salvato Davide, che prenderà in mano il corso (sono fottuti), vi lascio con questo bellissimo kanji. Uno solo (oggi non mi va di fare un c...): amore (AI).

Eccolo:

Come già ho detto in passato, i kanj si rifanno naturalmente ai caratteri cinesi. Ma qualcuno potrebbe pensare: bene, allora mi studio il cinese, così poi so leggere anche i caratteri giapponesi!! (se lo pensate siete pazzi...).

Il fatto è che il cinese negli anni '50 è stato semplificato, ed il numero dei tratti degli ideogrammi di conseguenza diminuito. Ma i kanji no!! Secondo voi si rifanno al cinese semplificato? Eh no!!! A quello classico!!!

Il kanji "amore" ad esempio, viene scritto così come era scritto in cinese classico (anche se ancora oggi viene spesso usato al posto di quello semplificato, così come molti altri kanji, è per questo che mi chiedo che cavolo studiate a fare il cinese che è complicatissimo!!).

Volete sapere come viene invece scritto in cinese semplificato? Eccovi accontentati:

Come avrete certamente notato (si, come no...) è stato eliminato il carattere "cuore" (KOKORO) dall'ideogramma classico: . Inoltre la parte sotto è stata scritta in maniera leggermente differente. Forte, vero?

Per oggi lasciamo perdere l'ordine dei tratti. L'importante è che memorizziate il kanji, che sicuramente vi sarà utile in futuro, quando vi verrà mostrato dal vostro o dalla vostra partner giappo, conquistata dal vostro giapponese quasi perfetto, frutto del corso realizzato dal sottoscritto e utile come mai nessun corso lo fu in passato (lodiamoci, dai). A presto.

Grazie a tutti per l'ascolto e buona continuazione. Se avete lodi o complimenti da fare per il corso fin qui svolto, vi prego di contattarmi in privato. Nel caso invece avete dubbi, richieste o critiche da fare, potete contattare il professor Salvato Davide, vostro prossimo insegnante (poracci...).

Mata ne!!!!