il Giappone in Italia


Adottare il proprio partner

09.09.2013 03:25
Amore paterno, amore filiale
Non si può sposare il proprio partner, perchè non adottarlo?

I matrimoni tra persone dello stesso sesso sono una questione scottante nel mondo occidentale, ma nei radar politici del Giappone non sono altro che un segnale debolissimo. Tuttavia, qui gay e lesbiche hanno un modo per formare famiglie legalmente riconosciute, e ciò avviene da generazioni. Lo yoshiengumi, o... adozione di un adulto, è un espediente legale per mezzo del quale due uomini diventano padre e figlio, o due donne madre e figlia. Il partner più vecchio ufficialmente diventa genitore e il più giovane diventa figlio, senza badare alla differenza di età tra i due. In Giappone l'adozione dei bambini è rara, ma le famiglie in cerca di eredi (per esempio, allo scopo di gestire affari) hanno spesso adottato degli adulti. Lo stesso espediente legale è utilizzato dalle coppie omosessuali come una via non-matrimoniale per formare una famiglia. Un famoso esempio fu la scrittrice lesbica Nobuko Yoshiya (1896-1973), che adottò la sua amata 'segretaria' Chiyo Monma, di soli tre anni più piccola.
Le adozioni sembrano interessare di più le coppie anziane. Quelle più giovani rimandano sperando che un giorno sarà possibile un vero e proprio matrimonio. Ma fino ad allora, gay e lesbiche giapponesi hanno almeno un piano B.
 
Tratto da "Giappone nel cuore"
 
 

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